La nomina del direttore di unità complessa dei presidi ospedalieri di Fivizzano e Pontremoli, una soluzione al problema del Centro igiene pubblica di Monti di Licciana Nardi, dove sta per andare in pensione il dottor Sacchelli, e la conclusione dell’iter per la nomina del responsabile dei servizi sociali della Società della Salute della Lunigiana.

“Si tratta di questioni aperte da tempo, che chiedo ufficialmente che la Regione Toscana risolva in maniera definitiva” afferma il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese, il quale non nasconde la propria preoccupazione sul problema della carenza dei medici di famiglia.

Varese si fa portavoce dei cittadini su un problema molto sentito: “La carenza dei medici preoccupa molto la gente, che continua a rivolgersi ai Comuni e alla SdS per saperne di più, per essere rassicurata.

Ad essere maggiormente in difficoltà, poi, sono i territori di confine.

Penso a località come Zeri, Comano e Montedivalli di Podenzana, dove la mancanza del medico di famiglia costringerebbe una popolazione avanti con l’età a fare parecchi chilometri per farsi fare soltanto una ricetta.

Qui, inoltre, non siamo nella zona di costa, dove le distanze sono molto più agevoli da percorrere, qui il territorio è difficile e frastagliato.

Quindi, invito la Regione Toscana ad avere un occhio di riguardo per le aree cosiddette marginali, e la Lunigiana è una di queste, e a lasciare da parte considerazioni di carattere economico, che devono avere poca importanza di fronte alla sorte delle persone più fragili”.

Una situazione ben esemplificata dai numeri in Lunigiana: nel corso del 2022, infatti, sono in programma nove pensionamenti di medici di medicina generale, con sei medici che sono già andati in pensione e tre che ci andranno da ora alla fine dell’anno; inoltre, soltanto dieci medici di famiglia su diciotto hanno aderito alla possibilità offerta loro dalla Regione Toscana di allargare da mille e 500 a mille e 800 la platea dei propri assistiti, il cosiddetto massimale individuale.

Per ovviare ai tanti pensionamenti era stato emesso un bando per sei posti da medico di medicina generale, ma vi era stata soltanto una adesione nell’alta Lunigiana.

Per questo, verrà emesso un nuovo bando a breve, in merito al quale Varese invita i medici di famiglia ad aderire.

Un cenno il presidente della SdS Lunigiana lo dedica anche al covid-19, basandosi su un dato che non può non destare inquietudine: in Lunigiana nel giugno 2020 vi erano stati 3 casi, nel giugno dello scorso anno erano stati 13, mentre nel giugno appena trascorso i casi sono stati ben 455.

“Ed è anche per questo motivo che la Regione Toscana e l’ASL Toscana Nord Ovest, che esorto a prendere in considerazione la possibilità di allentare i vincoli burocratici per quanto concerne le incompatibilità dei medici, non devono lasciarci soli ad affrontare la pandemia.

Servono medici di famiglia e occorre che venga mantenuto, come mi auguro, il servizio delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali, le cosiddette USCA, che è stato preziosissimo – conclude Varese – nei momenti più duri della pandemia”.

 

Aulla, 6 luglio 2022

L’ufficio stampa SdS Lunigiana