Le progettualità attivate
La Società della Salute della Lunigiana ha partecipato nel corso degli anni a diverse progettualità. Nell’anno 2017 ha partecipato alle seguenti azioni progettuali:
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva SIA – il Reddito di Inclusione REI
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevedeva l’erogazione di un beneficio economico (Carta SIA) alle famiglie in condizione di povertà nelle quali almeno un componente era minorenne oppure vi era un figlio disabile (anche maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente doveva aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità.
Il progetto veniva costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolgeva di tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implicava una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività riguardavano i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo era quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
Nel 2017 il progetto ha visto 45 domande accolte, 43 progetti elaborati e una rinuncia. Di questi progetti elaborati, 18 sono stati destinati a maschi e 25 a femmine. Oltre l’erogazione di un beneficio economico (Carta SIA) per ogni beneficiario sono stati attivati progetti personalizzati che prevedono interventi socio educativi e attività lavorativa tra cui si evidenziano 14 progetti di sostegno extrascolastico, 25 percorsi al centro per l’impiego, 12 work experience.
Con decreto legislativo n. 147 del 2017 l’Italia ha emanato per la prima volta nella sua storia una legge sulla povertà: il Reddito di Inclusione (REI). Nel gennaio 2018 il progetto SIA lascia quindi posto al REI.
Il REI è un sostegno economico accompagnato da servizi personalizzati per l’inclusione sociale e lavorativa, non è quindi una misura assistenzialistica, un beneficio economico «passivo».
Al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia.
La capacità dei servizi sociali di valutare il bisogno dei nuclei familiari in povertà, di porsi obiettivi concreti di inclusione, di individuare i sostegni necessari per attivare i percorsi verso l’autonomia è cruciale perché il REI possa raggiungere i risultati attesi, in un lavoro di rete con i centri per l’impiego, i servizi socio-sanitari, la scuola, le agenzie formative, i servizi per la casa.
Allo stesso modo è essenziale che la rete dei servizi si apra alla comunità, coinvolgendo il terzo settore e le forze produttive del territorio.
Il lavoro continua ad essere la via maestra per uscire dalla povertà.
Nel primo semestre 2018
Progetto europeo POR FSE 2014-2020 “Servizi di accompagnamento al Lavoro per persone svantaggiate”
Il progetto europeo POR FSE Disabilità ha lo scopo di sostenere percorsi di accompagnamento al lavoro rivolto a persone con disabilità e vulnerabilità non occupate, attraverso il finanziamento di specifici tipi di servizio e attività. Iniziato nell’ottobre 2016, il progetto è terminato quest’anno nell’ottobre 2018.
Su 40 partecipanti iniziali sono stati selezionati 20 persone con progetti personalizzati.
Il progetto era rivolto a donne sole con figli a carico; disoccupati che vivono in famiglie multiproblematiche;
persone appartenenti a nuclei familiari monoreddito; persone inserite in strutture di accoglienza o in programmi di intervento in emergenza alloggiativa; persone inserite nei programmi di assistenza ai sensi dell’Art. 13, Legge, 11 agosto 2003, nr. 228 a favore di vittime di tratta; persone inserite nei programmi di intervento e servizi ai sensi della Legge, nr. 154/2001 – 38/2009 – 119/2013 a favore di vittime di violenza nelle relazioni familiari e/o di genere.
Fondo di solidarietà interistituzionale annualità 2017
Suddiviso su tre ambiti:
INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA POVERTÀ ALIMENTARE:
un fondo destinato agli interventi a sostegno della povertà alimentare. In Lunigiana nel 2017: 5 beneficiari MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI O MINORI FUORI FAMIGLIA:
Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno. I minori stranieri non accompagnati presenti nel territorio nazionale accedono, nei limiti delle risorse e dei posti disponibili, ai servizi di accoglienza finanziati con il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. In Lunigiana nel 2017: 10 beneficiari
INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROFUGHI:
interventi a sostegno dell’accoglienza dei profughi accolti. In Lunigiana nel 2017: 1 beneficiario.
Progetto EMPORIO
L’Emporio della Solidarietà è un un vero e proprio supermercato di medie dimensioni. È rivolto a persone e nuclei familiari italiani e stranieri, residenti in Lunigiana, in condizione di temporanea difficoltà economica e/o sociale, per un periodo di tempo stabilito (massimo 12 mesi).
I prodotti alimentari presenti nell’Emporio sono garantiti dall’impegno economico della Fondazione Carispezia e dalla SdS Lunigiana, della Caritas Diocesana della Spezia, Sarzana, Brugnato, che gestisce il servizio attraverso personale proprio.
Una Commissione di valutazione definisce l’inserimento delle persone che possono accedere a tale servizio, attraverso una card a punti.
La SdS partecipa al progetto Emporio dal mese di marzo 2018 e alla fine di maggio 2018 erano state attivate 34 tessere.
Progetto Adattamento Domestico per l’Autonomia personale (ADA)
Il progetto ha l’obiettivo di orientare e sostenere la persona con disabilità grave e il suo nucleo familiare al fine di migliorare il suo grado di autonomia dentro l’abitazione attraverso informazione e consulenza sulle possibili soluzioni architettoniche, tecnologiche e informatiche nonché attraverso contributi economici finalizzati all’acquisto di prodotti e realizzazione di opere edili.
Nel 2017 sono pervenute 12 domande di cui 11 accolte e 1 cui l’utente ha rinunciato.
Infine si segnalano altre progettualità a cui la SdS ha aderito:
- Progetto di telemedicina a completamento e integrazione dei servizi già offerti dalle Case della Salute e dai Presidi, unitamente alla Zona della Garfagnana, nell’ambito della Strategia nazionale Aree Interne;
- Iniziativa Home Care Premium-INPS ex gestione INPDAP che finanzia progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare e/o contributi a favore di dipendenti e pensionati pubblici utenti della gestione ex INPDAP; dei loro coniugi conviventi, loro vedovi, loro familiari di I° grado, genitori o figli, figli minorenni se a carico del titolare del diritto;
- Progetto regionale della “Vita Indipendente” nato per consentire alle persone disabili di vivere in casa propria senza ricorrere alle strutture residenze assistite e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia e indipendenza;
- Progetto “dopo di noi” servizi alle persone con disabilità grave;
- Progetto “Famiglie numerose servizi più leggeri” destinato a famiglie con quattro o più figli che si è allargato poi alle famiglie in difficoltà.
- Progetto SPRAR con il Ministero dell’Interno per i rifugiati politici e i richiedenti asilo, gestito per la nostra zona dall’ARCI in continuità con gli anni precedenti;
- Progetto per il percorso diagnostico e riabilitativo del gioco d’azzardo;
- Progetto europeo POR FSE Assistenza Domiciliare per il potenziamento dei servizi di continuità assistenziale – buoni servizio per il sostegno alla domiciliarità e da come indicazione regionale è stata costituita l’ACOT (Agenzia Continuità Ospedale-Territorio);
- Progetto paziente complesso è un progetto pilota della Regione Toscana per la presa in carico dei pazienti complessi finalizzato alla prevenzione dei ricoveri ripetuti e al fine di migliorare la qualità delle cure , alla luce della nuova delibera della sanità d’iniziativa, al fine di elaborare piani assistenziali individualizzati con percorsi ambulatoriali complessi e coordinati;
- Progetto ARS per la sperimentazione e del futuro modello di Sanità di Iniziativa basato sull’assistenza al paziente complesso;