Solitudine, ma anche proposte e soluzioni per arginarla. La Sala Tobagi di Aulla ha ospitato l’incontro di restituzione e di discussione dei risultati della ricerca-intervento ‘Incontrare il desiderio degli anziani’. Un incontro partecipato che ha visto la presenza di numerose persone, amministratori dei comuni della Lunigiana, operatori del terzo settore, operatori socio-sanitari appartenenti a servizi, ma anche la cittadinanza, che si è incontrata ad Aulla, Villafranca, Pontremoli e Fivizzano. L’evento, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, si inserisce in un percorso avviato circa un anno fa in collaborazione con SPS di Roma, agenzia di ricerca che si occupa di studiare e intervenire sui problemi della convivenza nella contemporaneità. Il progetto non è finito, prosegue con un appuntamento conviviale: ad Aulla, giovedì 11 luglio, alle 21, in Piazza Cavour, il gruppo teatrale Cilè metterà in scena ‘La strana coppia’. Il gruppo Cilè è una compagnia amatoriale locale che vede tra i propri soci anziani e giovani impegnati nel complesso e affascinante compito di costruire convivenza interessante tra generazioni diverse. Con le attività di riflessione e progettazione ci si incontrerà nuovamente il 26 ottobre e il 12 dicembre.

Obiettivo del progetto – ha detto il diretto della Sds Lunigiana Marco Formato – era esplorare insieme il tema anziani al fine di migliorare la conoscenza delle questioni su cui intervenire”. “Viviamo in tempi anomici – ha affermato Viviana Fini, psicologa psicoterapeuta della UOC di Psicologia di Continuità Ospedale Territorio, che ha curato la costruzione e lo sviluppo del progetto insieme ai colleghi di Icaro. Centro per la promozione di una cultura di comunità –. Le domande che oggi arrivano ai servizi parlano di sistemi di convivenza in crisi: con questo progetto abbiamo voluto dotarci di criteri per interpretare la domanda sociale degli anziani, che parla della loro soggettività e dei loro sistemi di convivenza. Il percorso di condivisione e discussione dei risultati della ricerca è volto a costruire una comunità capace di interpretare la variabilità del contesto attuale, vedendone non solo i problemi ma anche le risorse”.

La rilevazione ha messo in luce aspetti significativi: il vissuto di isolamento che vivono gli anziani e le persone non autosufficienti quando non possono più partecipare alla vita sociale, vissuto che contagia anche le famiglie e gli operatori che se ne occupano. La ricerca ha messo in evidenza altre risorse: la famiglia è una di queste, soprattutto per le possibilità che offre il confronto generazionale nonni – nipoti. Al contempo anche quei contesti in cui, attraverso il gioco e la parola, diventa possibile condividere emozioni, socialità, riorganizzare riti e, attraverso ciò, appartenenze. Su questo, servizi, politica e terzo settore possono fare molto.

Aulla, 8 luglio 2024

L’ufficio stampa SdS Lunigiana