C’è sempre la cura degli anziani affetti dalla terribile malattia di Alzheimer, e delle loro famiglie, fra le principali preoccupazioni della Società della Salute della Lunigiana.
Infatti, la SdS Lunigiana rende noto che i potenziali destinatari (o i loro famigliari/tutori o amministratori di sostegno) del buono servizio, di cui all’avviso regionale “Sostegno alla domiciliarità per persone con limitazione dell’autonomia”, possono presentarne richiesta di assegnazione presso i Punti Insieme disseminati sul territorio lunigianese (https://sdslunigiana.it/servizi/punto-insieme/) a partire da lunedì 3 febbraio.
Lo fa a seguito dell’ammissione a finanziamento per 177mila e 796 euro da parte della Regione Toscana del progetto “Comunità…laboratorio di vita (CLV)”, presentato dalla SdS Lunigiana stessa, il cui fine è il sostegno delle persone con una diagnosi di demenza lieve o moderata e delle loro famiglie.
La Regione Toscana, quindi, ha assegnato alla SdS Lunigiana le risorse di cui sopra affinché queste possano essere assegnate ai potenziali destinatari, o ai loro famigliari, in forma di servizi tramite l’erogazione di un buono servizio.
I potenziali destinatari del buono servizio sono i seguenti: persone con una diagnosi di demenza lieve o moderata e le loro famiglie, residenti sul territorio della zona distretto Lunigiana; persone anziane ultra 65enni (ovvero di età inferiore ai 65 anni nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo), valutate ovvero rivalutate dalla Unità di Valutazione Multidisciplinare successivamente all’avvio del progetto, con una isogravità 4-5, che presentano un elevato bisogno assistenziale, alle quali può essere proposto un PAP domiciliare in forma indiretta di sostegno alla persona e alla famiglia attraverso la figura dell’assistente familiare.
Ma quali sono le tipologie di buoni servizio erogabili ai destinatari?
La prima è costituita da percorsi innovativi per la cura e il sostegno familiare di persone affette da demenza lieve o moderata, con il buono servizio che finanzia i seguenti interventi: Caffè Alzheimer (un luogo d’incontro per persone con demenza e per i loro familiari e caregiver, che offre la possibilità di socializzare e trascorrere del tempo piacevolmente, alla presenza di professionisti in ambito educativo, sanitario e psicologico); Atelier Alzheimer (un laboratorio di stimolazione cognitiva per persone affette da patologia a carico del sistema nervoso centrale); Musei per l’Alzheimer (museo dotato di un ambiente privo di barriere cognitive, in cui le persone con demenza possano partecipare pienamente alla vita sociale e culturale); relativi servizi di trasporto e servizio di trasporto per gli utenti dei tre Centri diurni Alzheimer già attivi in Lunigiana, quelli di Pognana di Fivizzano, di Pontremoli e di Villafranca.
L’altra tipologia di buoni servizio erogabili è rappresentata dall’ampliamento dei servizi di assistenza familiare, con il buono servizio che, al fine di facilitare la permanenza della persona nel proprio contesto famigliare, finanzia l’erogazione di un contributo economico a fronte del costo per un assistente famigliare assunto con regolare contratto di lavoro per un minimo di 26 ore settimanali.
Per ogni soggetto potenzialmente destinatario del buono servizio sarà predisposto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare un piano individualizzato completo della lista dettagliata delle attività che potranno in seguito essere attivate a mezzo del buono servizio.
Aulla, 17 gennaio 2020
L’ufficio stampa SdS Lunigiana