Grazie all’ottimo operato dello staff della Società della Salute della Lunigiana, a breve potremo offrire un servizio, quello del Pronto Intervento Sociale, che va davvero ad essere di grande aiuto e sostegno a chi sta peggio, una mission che la SdS Lunigiana non ha mai dimenticato di perseguire”.

E’ con queste parole che il presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, presenta il servizio di Pronto Intervento Sociale, a cui la SdS sta per dare il via sul territorio, reso possibile grazie ad un finanziamento di 134mila euro, ottenuto dal Fondo sociale europeo dell’Unione Europea, e approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il servizio si attiva in caso di emergenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producendo bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato.

L’utenza a cui è destinato il servizio – spiega il direttore facente funzione della SdS Lunigiana, Amedeo Baldi – riguarda minori, vittime di violenza, vittime di tratta, persone non autosufficienti e adulti in difficoltà, in particolare persone che vivono situazioni di grave ed estrema povertà.

Situazioni che possono rappresentare un pericolo in caso di abbandono o grave emarginazione, con rischi evidenti per l’incolumità psico-fisica e per la salute socio-relazionale delle persone coinvolte.

Il tutto in assenza di reti familiari e sociali di protezione, un quadro che è stato aggravato dall’emergenza epidemiologica” aggiunge Baldi.

Il Pronto Intervento Sociale verrà garantito 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, con la seguente modalità: negli orari di apertura dei servizi territoriali sarà assicurato direttamente dai servizi stessi, mentre negli orari e giorni di chiusura dei servizi territoriali, ovvero nei giorni feriali dalle ore 17 alle ore 8 e nei giorni prefestivi e festivi 24 ore su 24, verrà garantito uno specifico intervento specialistico da parte della cooperativa aggiudicataria del servizio di Pronto Intervento Sociale.

Il ricevimento della segnalazione avverrà secondo le seguenti modalità: durante l’apertura degli sportelli del servizio sociale territoriale, verranno accolte le segnalazioni direttamente dalle persone in condizione di bisogno, da altri cittadini, dai servizi pubblici e privati (forze dell’ordine, enti comunali, ospedali).

A seguito della segnalazione, i servizi effettueranno una prima valutazione professionale e, se necessario, forniranno assistenza immediata e appropriata.

Negli orari e giorni di chiusura dei servizi territoriali, il servizio sarà garantito dal personale della cooperativa aggiudicataria del servizio di Pronto Intervento Sociale, attraverso un numero di telefono dedicato e riservato a forze dell’ordine, enti comunali e del terzo settore, ospedali.

Tale nucleo professionale – sottolinea l’assistente sociale Debora Luccini – svolgerà un’istruttoria tecnica qualificata e interverrà gestendo telefonicamente l’urgenza. Qualora si renderà necessario, provvederà all’immediata protezione della persona in stato di bisogno, attraverso la fornitura di beni di prima necessità o l’inserimento per brevi periodi in luoghi di accoglienza dedicati, in attesa dell’accesso ai servizi.
Nel caso in cui, a seguito della prima valutazione professionale, si riterrà necessario un intervento diretto, l’assistente sociale reperibile si recherà presso il luogo in cui si è verificata l’emergenza, ad esempio gli uffici delle forze dell’ordine e gli ospedali.

A seguito dell’intervento, verrà redatto – conclude la dottoressa Luccini – un documento di sintesi da inviare ai servizi competenti, che valuteranno la successiva presa in carico”.

Il servizio di Pronto Intervento Sociale sarà attivato entro la fine del 2022 e proseguirà fino al 21 dicembre del prossimo anno.


Aulla, 7 ottobre 2022

L’ufficio stampa SdS Lunigiana