Durante la seduta di ieri pomeriggio, l’Assemblea dei Soci della Società della Salute della Lunigiana ha approvato, all’unanimità, il bilancio di previsione 2023.
“Voglio esprimere grande soddisfazione – dichiara il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2023, che ha visto il voto favorevole di tutti i sindaci presenti a dimostrazione che questi credono ancora nell’efficacia dell’operato della SdS Lunigiana: il sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
Al termine dell’Assemblea dei Soci, inoltre, sono stato incaricato dai sindaci di affrontare alcune questioni ancora aperte, in particolare la nomina del direttore dell’Unità Operativa Complessa degli ospedali della Lunigiana, la situazione della ex Guardia Medica, la sospensione del laboratorio di allergologia e le verifiche a domicilio sulle macellazioni in proprio dei suini.
Per questo, nei primi giorni del nuovo anno, invierò una lettera al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, all’assessore regionale alla sanità e al diritto alla salute, Simone Bezzini, e al direttore generale dell’ASL Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, affinché sia convocato un incontro urgente in cui discutere e risolvere le questioni citate”, sottolinea Varese.
Quello appena approvato è un bilancio da 14 milioni, 737mila e 266 euro, suddiviso fra area gestionale – sanitaria (6 milioni, 732mila e 403 euro), area gestionale – sociale (6 milioni, 660mila e 698 euro) e fondo per la non autosufficienza (un milione, 344mila e 165 euro).
Un bilancio che sale di oltre due milioni e mezzo di euro rispetto allo scorso anno, in virtù dei maggiori trasferimenti di risorse nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, riconoscimento tangibile al buon operato della SdS Lunigiana.
Il tutto a fronte del fatto che, anche per il 2023, la quota che i Comuni lunigianesi versano per i servizi socio-assistenziali delegati rimane invariata a 47 euro pro-capite.
L’obiettivo è il rafforzamento della rete di servizi presenti sul territorio della Lunigiana, che evidenziano la forte connotazione integrata fra il sociale ed il sanitario, punto di forza della nostra organizzazione, che partecipa attivamente alla promozione delle politiche sociali e sanitarie anche attraverso il comitato di partecipazione e la consulta del volontariato, come spiega il direttore facente funzioni della SdS Lunigiana, Amedeo Baldi: “Il contesto in cui ci troviamo ad approvare il bilancio preventivo dell’anno 2023, continua a risentire fortemente delle problematiche dovute all’emergenza pandemica determinata dal virus SARS-CoV-2.
Nel corso del 2022 sono stati riattivati progressivamente la gran parte dei servizi presenti sul territorio, applicando le misure di prevenzione previste dalla normativa, ma occorre evidenziare che in Lunigiana, dal 1° gennaio 2022, sono occorsi oltre 17mila casi che hanno continuato a creare una situazione difficile e complessa, rendendo ancora necessario un forte impegno dei servizi di prevenzione e assistenziali per contenere la diffusione del virus e per la presa in carico delle persone.
Nel 2023, a seguito delle disposizioni regionali, verrà prorogato e aggiornato il Piano Integrato di Salute 2020/2022 ed è previsto un’aggiornamento del quadro di salute della popolazione del contesto di riferimento ai fini della programmazione operativa (POA).
Il PIS è lo strumento di programmazione integrata delle politiche sanitarie e sociali a livello zonale, definisce gli obiettivi di salute e benessere, i relativi standard quantitativi e qualitativi e ne individua le modalità attuative.
L’impegno è sempre quello di favorire il coinvolgimento nell’implementazione del PIS di tutti gli attori interessati, sia di tipo istituzionale che dell’associazionismo, tenendo conto del difficile contesto determinato dall’epidemia in corso e della necessità di mettere in atto le misure preventive indicate dalle autorità nazionali e regionali e il piano di vaccinazione anticovid.
Il bilancio di previsione anno 2023 – conclude Baldi – è stato elaborato tenuto conto dell’assegnazione delle risorse degli enti consorziati, delle risorse regionali (sullo storico), della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e dei progetti specifici ai quali partecipiamo, in particolare le missioni finanziate dal PNRR”.
Nell’anno 2023 la Società della Salute della Lunigiana parteciperà ai seguenti progetti/iniziative:
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iniziativa Home Care Premium-INPS ex gestione INPDAP che finanzia progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare e/o contributi a favore di dipendenti e pensionati pubblici utenti della gestione ex INPDAP; dei loro coniugi conviventi, loro vedovi, loro familiari di 1°grado, genitori o figli, figli minorenni se a carico del titolare del diritto;
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progetto della Vita Indipendente “InAut” nato per consentire alle persone disabili di vivere in casa propria senza ricorrere alle strutture residenze assistite e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia e indipendenza;
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progetto SAI (Ex SIPROIMI ed ex SPRAR) con il Ministero dell’Interno per i rifugiati politici e i richiedenti asilo, gestito attualmente per la nostra zona dall’ARCI in continuità con gli anni precedenti;
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progetto Reddito di Cittadinanza Fondo Povertà, misure di contrasto alla povertà che prevedono l’erogazione di un aiuto economico tramite una social card a beneficio delle famiglie in condizioni economiche disagiate e con figli minori o disabili e persone in difficoltà occasionali;
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progetto Reddito di Cittadinanza attivazione dei Progetti utili alla collettività PUC;
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progetto Botteghe della Salute;
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progetto Emporio Solidale per l’erogazione di beni di prima necessità a persone indigenti;
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progetto Luniconglialtri2 finalizzato agli inserimenti lavorativi per persone svantaggiate;
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progetto DO. CET per il sostegno alla domiciliarità in relazione alle seguenti tre azioni: dimissioni protette, sostegno delle persone con demenza ed erogazione di contributi finalizzati all’assunzione di Assistenti famigliari;
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progetto pronto intervento sociale a valere sull’Avviso 1 PrIns del PON Inclusione.
Relativamente alle missioni del PNRR parteciperemo alle progettualità sulle seguenti linee di investimento:
1.1.1- Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini per 211mila e 500 euro: la linea di intervento si propone di attuare il Livello Essenziale di Prestazioni Sociali (LEPS) “Prevenzione allontanamento familiare – PIPPI” con personale dedicato alla prevenzione delle situazioni di trascuratezza/ trascuratezza grave di famiglie in situazione di vulnerabilità, con figli conviventi o meno in età 0-17 anni, con particolare focus sulla fascia 0-6.
1.1.4- Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burnout tra gli operatori sociali per 210mila euro: la linea di intervento si propone di attuare il Livello Essenziale di Prestazioni Sociali (LEPS) “Supervisione del personle dei servizi sociali” mediante la supervisione monoprofessionale, la supervisione individuale e la supervisione organizzativa di équipe multiprofessionali suddivisa per aree di lavoro (Minori e famiglie; Anziani; Disabilità; Povertà e marginalità; Staff di coordinamento) per perseguire l’obiettivo generale di garantire un servizio sociale di qualità attraverso la messa a disposizione degli operatori di strumenti che ne garantiscano il benessere, ne preservino l’equilibrio e prevengano il burn out.
1.2 – Percorsi di autonomia per persone con disabilità per 715mila euro: questa linea di attività risponde all’obbiettivo generale del processo di de-istituzionalizzazione fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari alle persone con disabilità, al fine di migliorarne l’autonomia e offrire loro opportunità di accesso nel mondo del lavoro anche attraverso la tecnologia informatica. Il progetto è articolato nelle seguenti fasi: potenziamento delléquipe multidisciplinare, valutazione multidimensionale dei bisogni, definizione dei progetti e attivazione dei sostegni alla predisposizione della casa, ai percorsi formativi fino alle occasioni di lavoro facilitate dai sostegni domotici ed informatici.
1.3.2 – Povertà estrema – Stazioni di posta per un milione e 90mila euro finalizzate a contrastare la povertà estrema: la linea di intervento si propone di attuare il Livello Essenziale di Prestazioni Sociali (LEPS) “Centro servizi per il contrasto alla povertà” e “Accesso alla residenza anagrafica e fermo posta. Tale linea di intervento ha l’obiettivo di creare punti di accesso e fornitura di servzi diffusi sul territorio ben riconoscibili a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno, di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora attraverso la realizzazione di centri servizi (Stazioni di posta) per il contrasto alla povertà.
A partire dal 01/04/2021 sono state affidate in concessione, per 20 anni, le tre RR.SS.AA aziendali (Fivizzano, Pontremoli, Bagnone) e in affidamento diretto al concessionario, la struttura Filo d’Arianna; tale concessione comporta, per la SdS Lunigiana, minori introiti quali la compartecipazione alla retta di ricovero di parte sociale, in quanto le rette verranno gestite direttamente dalla Cooperativa Aurora Domus aggiudicataria della gara di appalto.
La SdS conferma la propria partecipazione agli obiettivi Mes tramite gli indicatori e i relativi pesi stabiliti da quest’ultimo, seppur orientati a profili prevalentemente sanitari.
La SdS non ha, al momento, proprio personale dipendente: appare opportuno, comunque, evidenziare che, nel 2023, saranno attivate le procedure per l’assunzione diretta degli Assistenti Sociali per la materia socio assistenziale, al fine di implementare lo standard previsto dalla normativa vigente per il rapporto assistenti sociali e popolazione; la SdS non ha patrimonio immobiliare e si avvale dei servizi dell’ASL di riferimento al fine di non duplicare le spese di gestione: a tal fine è stato approvato l’accordo di avvalimento tra la SdS Lunigiana e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Aulla, 30 dicembre 2022
L’ufficio stampa SdS Lunigiana