Una giornata di confronto sul tema dell'integrazione, che prende il titolo da un'espressione dialettale molto usata in Lunigiana quando non si conosce l'interlocutore che si ha di fronte: "D'chi t'sen".
E' quella che si svolgerà nella mattinata di venerdì 28 novembre presso la sala "Walter Tobagi", annessa alla biblioteca civica e al liceo classico, ad Aulla, giornata organizzata dai cinque centri di aggregazione gestiti dalla Società della Salute della Lunigiana: "FaiCentro" di Villafranca, "Icaro" di Costamala di Licciana Nardi, "La Fortezza" di Aulla, "Monsignor Sismondo" di Pontremoli e "Spazio Gioco Educativo" di Monzone di Fivizzano.
Il convegno di venerdì prossimo costituisce l'approdo conclusivo delle azioni messe in campo nell'anno in corso dai cinque centri di aggregazione nel contesto di un progetto sulla multiculturalità e sull'inclusione, un progetto che trova la sua ragion d'essere nel fatto che in Lunigiana su un totale di 55mila e 810 abitanti, 3mila e 951 risultano essere stranieri, con un’incidenza del 7,03%, più alta rispetto alla media provinciale (6,24%).
"Il progetto in questione – spiega il direttore della SdS Lunigiana, Rosanna Vallelonga – nasce dalla presa di coscienza che, anche nel quadro sociale lunigianese, l’incontro con lo “straniero” non è più limitato ad episodi sporadici, ma, di fatto, rientra nelle situazioni di vita quotidiane.
Il fenomeno migratorio, che rappresenta di per sé una possibilità di arricchimento, però è ancora visto con paura e sospetto verso chi, in un certo qual modo, è portatore di storie e vissuti "diversi" dai nostri.
Ciò, talvolta, determina distanza e mancate opportunità di conoscenza reciproca".
Di conseguenza, i centri di aggregazione lunigianesi si sono adoperati a creare spazi e momenti che hanno permesso di educare sia i giovani che gli adulti alla conoscenza e al rispetto delle diversità, che ormai sono entrate a far parte del nostro quotidiano, attraverso azioni come incontri con la popolazione, laboratori, letture, corsi di italiano, feste di piazza ed eventi sportivi.
Azioni dirette sia ai ragazzi frequentanti i centri che alle comunità al cui interno operano i centri medesimi.
Per la migliore riuscita delle iniziative sono state coinvolte le Amministrazioni comunali, le scuole, le realtà associative e del terzo settore, le quali daranno il loro contributo anche nel convegno di venerdì prossimo, che vedrà come relatori il giornalista Lorenzo Guadagnucci, uno dei fondatori del "Comitato Verità e Giustizia per Genova" (con riferimento ai drammatici giorni del G8 di Genova nel luglio 2001) e del gruppo "Giornalisti contro il razzismo"; Matteo Bartolini, presidente del Comitato Arci di Massa Carrara; Anna Rosa Badiali, psicoterapeuta psicoanalitica del bambino, dell'adolescente e del gruppo familiare.
Ecco alcuni dati sui flussi migratori nella Provincia di Massa Carrara e in Lunigiana, dai quali si evince, innazitutto, che la nostra Provincia è quella meno attraente a livello regionale.
Infatti, gli stranieri regolarmente soggiornanti nella Provincia di Massa Carrara al 31 dicembre 2013 sono 13mila e 652, appena il 3,5% di tutti gli stranieri “regolari” presenti sul territorio regionale, un dato che colloca la nostra Provincia all’ultimo posto di un’ipotetica graduatoria regionale.
La posizione non cambia neppure se si prende in considerazione l’incidenza dei migranti sul totale dei residenti, pari al 6,24%.
Lo scarso “appeal” della Provincia di Massa Carrara nei confronti dei migranti non può neppure essere considerato un fenomeno congiunturale limitato agli ultimi anni: infatti, dal 1997 ad oggi questo territorio è rimasto costantemente quello con il numero minore di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti.
La Provincia di Massa Carrara, pur rimanendo “fanalino di coda” toscano per numero di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, però evidenzia un tasso d’incremento della crescita ed è tra le Province che realizza il tasso d’incremento più elevato (+8,7%) nel 2013 dopo le Province di Firenze, Prato, Lucca, Grosseto e al pari con quella di Pisa.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania (con il 36,6% di tutti gli stranieri presenti sul territorio), seguita dall'Albania (15,4%) e dal Marocco (15%).
Inoltre, vi è da sottolineare che in Lunigiana su 3mila e 951 cittadini stranieri, mille e 891 sono maschi e 2mila e 60 sono femmine.
Per quanto riguarda i dati delle prestazioni forniti dal Centro minori e famiglie del Servizio Sociale Lunigiana, si evidenzia che nel 2013 i minori immigrati presi in carico sono 264 e gli adulti immigrati sono 250; le ore di mediazione linguistica scolastica sono in totale 698, suddivise in 474 ore per la lingua araba e 224 ore per la lingua romena.
In conclusione, i cinque centri giovanili gestiti dalla SdS Lunigiana nel 2013 hanno ospitato in totale 631 ragazzi, di cui 114 stranieri, che rappresentano circa il 18% del totale.


Aulla, 22 novembre 2014


                                                                                                                                      L'ufficio stampa
                                                                                                                                        SdS Lunigiana