Stamani il “martedì grasso” è stato festeggiato in armonia e condivisione al Centro di socializzazione handicap di Quercia di Aulla, gestito dalla Società della Salute della Lunigiana.
Infatti, gli ospiti del Centro di Quercia hanno portato in scena una simpatica parodia ambientata nella sala d’aspetto di un medico, con tanto di infermiera che prescriveva farmaci e terapie, e assisteva il dottore nel visitare i pazienti, chi con la pressione alta, chi col mal di pancia.
Quindi, con l’ausilio dei cinque operatori del Centro (Patrizia Serapiglia, Cecilia Rinaldi, Lina Lami, Alessandro Bongi e Eleobora Carnesecca), gli ospiti hanno portato una ventata di allegria e tante risate, riscuotendo gli applausi sinceri di operatori, volontari e degli alunni delle classi quarta e quinta delle scuole elementari di Barbarasco di Tresana, i quali hanno donato agli ospiti del Centro dei cappelli realizzati con i cartoni dei panettoni aperti a Natale, decorati con figure di animali.
La mattinata, quindi, si è conclusa con il gioco della pentolaccia, riempita con le caramelle offerte dal parroco di Quercia, don Roberto Turini, e con il rinfresco tutti assieme in una bella atmosfera di festa, rinfesco offerto dai genitori degli ospiti del Centro.
E visto il successo del calendario fotografico realizzato prima dello scorso Natale, intitolato “Polvere di stelle”, presto gli ospiti del Centro verranno portati fuori a mangiare una pizza dagli operatori.
Da ricordare che il calendario fotografico 2018 ha come tema la rappresentazione, con protagonisti i ragazzi del Centro, di vecchie locandine realizzate per pubblicizzare vecchi film famosi e altrettanti “scatti celebri” che hanno immortalato popolari attori della tradizione cinematografica italiana e mondiale.
Sono tre i centri di socializzazione handicap in Lunigiana, tutti gestiti dalla Società della Salute, quelli di Caprio di Filattiera, di Moncigoli di Fivizzano e di Quercia di Aulla, “ottimamente integrati sul territorio – sottolinea il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – e la cui opera di rete consente a chi ne usufruisce di condividere le proprie esperienze e di fare fronte all’isolamento sociale che può derivare dalla propria peculiare condizione.
E le feste come quelle di stamani non fanno altro che rinsaldare rapporti umani e di amicizia fra ospiti, operatori e volontari, il cui contributo alla coesione sociale – conclude Varese – è motivo di vanto per la SdS Lunigiana”.
L’ufficio stampa