Il Ser.T. Lunigiana di Aulla, l'Unità Operativa di Educazione e Promozione della Salute dell’Asl n. 1 di Massa Carrara e la Società della Salute della Lunigiana, in collaborazione con il Comune di Aulla, danno appuntamento a mercoledì 14 marzo, presso il centro polivalente “Icaro” di Costamala di Licciana Nardi, per dare vita ad una iniziativa che vedrà protagoniste le classi 2^ e 3^ del liceo classico “Giacomo Leopardi” di Aulla.
Infatti, mercoledì mattina, dalle ore 9 alle ore 12, con l’ausilio dei loro insegnanti e degli operatori del Ser.T, gli studenti della classe 3^ del liceo classico trasmetteranno ai colleghi della classe 2^ quanto da loro appreso l’anno scorso durante “Pit Stop – Prevenzione, informazione, territorio”, iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione sui danni legati al consumo di sostanze alcooliche e sui rischi dell'abuso di alcool associato alla guida.
Lo scambio di conoscenze, tecnicamente “restituzione dei lavori”, si svolgerà secondo la prassi della “peer education” (educazione fra pari), fortemente voluta dalla Regione Toscana per impedire la dispersione delle conoscenze.
Quindi, in pratica gli studenti più grandi, in procinto di affrontare l’esame di maturità, lasceranno in eredità a ragazze e ragazzi della classe 2^ il bagaglio di conoscenze acquisite sugli stili di vita durante la prima edizione di “Pit Stop”, conoscenze che si riveleranno molto utili per organizzare la seconda edizione, in programma a maggio.
Anche gli studenti della scuole medie “Dante Alighieri” di Aulla hanno dato vita ad una appendice di “Pit Stop”, un “campus della salute” che si è svolto ad ottobre presso l’agriturismo di Apella di Licciana Nardi.
Da sottolineare che è grazie al successo dello scorso anno che è stato deciso di ripetere “Pit Stop”: una novità per il territorio che vuole essere un messaggio rivolto ai nostri ragazzi, poiché la scelta di affrontare questa tematica deriva dai dati allarmanti sul consumo di alcool tra i giovani e sugli incidenti stradali legati all'abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti e dalla conseguente necessità di farsi carico, istituzionalmente, della promozione di azioni di sensibilizzazione e di prevenzione di comportamenti a rischio.
Infatti, l’incidentalità stradale è tra le prime cause di mortalità nella fascia compresa fra i 15 e i 40 anni; il fenomeno ha assunto dimensioni  preoccupanti  sia per le ricadute sociali legate alla perdita di vite umane sia per i danni economici prodotti.
Negli ultimi anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha, ripetutamente, segnalato che l'uso di bevande alcoliche deve essere considerato un problema prioritario di sanità pubblica per i costi sociali che comporta, essendo un fattore di rischio: per gravi patologie organiche (cirrosi epatica, etc.); per gravi quadri psicopatologici della sfera affettiva e cognitiva (depressione, suicidio, delirium, demenza, etc.); per gravi disturbi del comportamento sociale e sessuale (aggressività e violenze, soprattutto nell'ambito della famiglia); per l'assenteismo sul lavoro ed i frequenti ricoveri ospedalieri, nonché per i numerosi e gravi incidenti stradali e sul lavoro connessi all'abuso, anche solo occasionale, delle bevande alcoliche.
Gli incidenti stradali correlati all’alcool causano in Italia oltre 3mila morti l’anno, circa 125mila feriti e circa 10mila invalidi, per un costo sociale e sanitario di circa 15 miliardi di euro.
Il 46% degli incidenti stradali è correlato all’uso di alcol e la mortalità per incidente stradale è la prima causa di morte fra i giovani (fascia di età compresa fra i 18 e i 26 anni).
Infine, altri dati ci informano del fatto che circa il 35% degli studenti toscani frequentanti le suole medie superiori, quindi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, ha avuto almeno un incidente stradale e circa il 30% ha guidato “dopo aver bevuto troppo”; in particolare, chi va incontro a incidenti stradali più gravi con ricovero ospedaliero (12,5%) ha, in prevalenza, superato i 18 anni, ha un basso rendimento scolastico, tende alla poliassunzione di sostanze psicoattive e, soprattutto, consuma una notevole quantità di alcool con modalità “binge drinking” (abbuffata fuori pasto di bevande alcoliche) nei fine settimana.
Info: www.sdslunigiana.it


Aulla, 12 marzo 2012


                                                                                        L’ufficio stampa
                                                       SdS Lunigiana