Si è concluso lo screening visivo gratuito condotto dalla Società della Salute della Lunigiana sui bambini lunigianesi.
Lo screening in questione era partito il 4 ottobre 2010 da Pontremoli e si proponeva di indagare tutta la popolazione infantile in età prescolare al fine di riconoscere ed eliminare tempestivamente le cause di ambliopia, una delle anomalie alla vista più drammatiche nei bambini, le cui cause vanno identificate precocemente, poiché quanto più elevata è l’età del bambino, tanto più drastico e prolungato sarà il trattamento riabilitativo.
La risposta dei genitori dei bambini di 3 e 5 anni è stata incoraggiante e lo screening ha dato i seguenti risultati: ad Aulla su 105 bambini esaminati sono stati 4 quelli trovati con ametropie e deficit di motilità oculare; a Bagnone 9 bambini esaminati e 0 casi; a Casola 7 bambini esaminati e 0 casi; a Comano 3 bambini esaminati e 0 casi; a Filattiera 22 bambini esaminati e 2 casi; a Fivizzano 55 bambini esaminati e 12 casi; a Licciana Nardi 44 bambini esaminati e 0 casi; a Mulazzo 24 bambini esaminati e 3 casi; a Podenzana 17 bambini esaminati e 0 casi; a Pontremoli 77 bambini esaminati e 6 casi; a Tresana 21 bambini esaminati e 1 caso; a Villafranca 34 bambini esaminati e 1 caso; a Zeri 9 bambini esaminati e 0 casi.
Quindi, in totale i bambini che hanno partecipato allo screening sono stati 427 e quelli risultati positivi 29: dallo screening, pertanto, è venuto a galla uno 6,79% di bambini di 3 e 5 anni che presentano ametropie e deficit di motilità oculare.
Di conseguenza, ai bambini che hanno presentato una qualche alterazione è stata programmata, ovviamente con il parere favorevole dei genitori, una visita oculistica presso l’ambulatorio oculistico del distretto.
Giova, infatti, sottolineare che lo sviluppo dell’apparato visivo avviene nel periodo fetale, ma alla nascita non è completo.
Questa immaturità si riduce progressivamente con la crescita, ma non scompare del tutto fin oltre il 5° anno di vita, occupando un periodo detto “periodo critico” o “periodo plastico”.
In questo periodo gli stimoli esterni sono in grado di condizionare, positivamente o negativamente, lo sviluppo visivo, corticale, motorio e psichico del bambino, e si ritiene che il normale sviluppo della corteccia visiva necessiti di un corretto ed equilibrato sviluppo dell’esperienza visiva durante il “periodo plastico”, poiché tutto ciò che si discosta da un normale input sensoriale determina delle distorsioni funzionali più o meno evidenti a livello della corteccia visiva.
Quindi, tutte le alterazioni che intervengono nella formazione dell’immagine, nella sua proiezione retinica e nella sua trasmissione ai centri corticali e che permangono oltre il “periodo critico” provocano ambliopia.


Aulla, 10 febbraio 2012


                                                                                        L’ufficio stampa
                                                                                                              SdS Lunigiana