L'assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana ribadisce al direttore generale dell'Asl n. 1 di Massa Carrara, Maria Teresa De Lauretis, il proprio no alla riorganizzazione del Punto Emergenza Territoriale di Aulla, il 118.
Infatti, mercoledì pomeriggio Maria Teresa De Lauretis è intervenuta, ad Aulla, all'assemblea dei soci della SdS Lunigiana e in quella sede i sindaci hanno manifestato nuovamente, con forza, la propria netta contrarietà alla riorganizzazione del Pet di Aulla, che comporterà, dal 1° agosto, la soppressione dell'infermiere a bordo dei mezzi.
“Abbiamo avanzato, più che legittimamente, una richiesta di chiarimenti, visto che il Pet di Aulla – spiega il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – copre anche i Comuni di Comano, Licciana Nardi, Podenzana e Tresana, un bacino di circa 25mila persone.
La Lunigiana ha dovuto subire alluvioni e terremoti, quindi mi si deve spiegare come è tollerabile che si debba ingoiare anche questo ridimensionamento.
In costa hanno tutto in 6 chilometri, mentre qui il territorio va da Montedivalli al passo del Lagastrello e ci sono strade disastrate, pertanto il servizio del 118 andrebbe semmai potenziato”.
Però, i sindaci lunigianesi e il direttore generale sono rimasti sulle loro posizioni: “Maria Teresa De Lauretis è una persona di buon senso, ma ci ha detto che deve rispettare i parametri imposti dalla Regione Toscana sulla questione.
Rimane il fatto che, secondo l'assemblea dei soci della SdS Lunigiana, deve prevalere il senso di responsabilità da parte di chi di dovere ed è a questo che ci appelliamo” conclude Varese.
Vi è da puntualizzare che la riorganizzazione del Pet di Aulla doveva già essere operativa, ma il Comune di Aulla emise una ordinanza, la n. 115 del 17 dicembre 2012, con la quale era stato ordinato all’Asl n. 1 di Massa-Carrara di «non sovvertire l'originario assetto del Pet (Punto Emergenza Territoriale di Aulla) in quanto diverse modalità organizzative possono seriamente mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini».
L'Asl presentò ricorso al Tar della Toscana per ottenere l'annullamento dell'ordinanza e i giudici, nel dare ragione all'Asl, sancivano che Il Comune di Aulla non può intervenire sull’organizzazione del servizio di emergenza urgenza, poiché «non sta al sindaco valutare se la sostituzione degli infermieri con i volontari avrebbe determinato un peggioramento del servizio tale da imporre un provvedimento che vorrebbe congelare la situazione precedente».
Aulla, 25 luglio 2013
L'ufficio stampa
SdS Lunigiana