C’è ancora tempo fino al 15 febbraio prossimo per presentare la domanda per partecipare al progetto ADA (Adattamento Domestico per l’Autonomia), con cui la Regione Toscana, tramite la propria delibera di giunta n. 865 del 6 settembre scorso, intende favorire la vita di relazione e l'inclusione sociale delle persone con disabilità grave, anche attraverso il potenziamento e la personalizzazione degli interventi finalizzati a migliorare le opportunità di vita indipendente, la permanenza nel proprio ambiente di vita e la maggiore autonomia possibile.
Infatti, sono stati prorogati al 15 febbraio 2017 i termini per partecipare al progetto di Adattamento Domestico per l’Autonomia (ADA), che offre la possibilità alle persone disabili di realizzare una serie di interventi per rendere la propria casa più adatta alle esigenze di vita indipendente e all’assistenza di familiari e operatori impegnati a domicilio, conseguendo una maggiore fruibilità degli ambienti di vita, in particolare per lo svolgimento delle attività quotidiane, di studio e di lavoro all’interno della propria abitazione.
La partecipazione all’avviso pubblico, scaricabile dalla home page del sito web della Società della Salute della Lunigiana (www.sdslunigiana.it), dà ai partecipanti la possibilità di accedere a consulenze tecniche relative a interventi destinati al conseguimento di una maggiore accessibilità e fruibilità degli ambienti di vita e ad eventuali contributi economici a sostegno della realizzazione di tali interventi.
Infatti, è la consulenza tecnica a rappresentare l'elemento fondamentale del progetto ADA, essendo un documento che contiene l'insieme delle soluzioni progettuali volte a migliorare l’autonomia della persona disabile nella sua abitazione e a facilitare l’eventuale attività di chi presta assistenza.
La consulenza tecnica verrà redatta a seguito di un sopralluogo effettuato da personale socio – sanitario e da personale esperto in materia di accessibilità.
Le soluzioni proposte nella consulenza tecnica riguarderanno tre aree d’intervento: opere edilizie (rampe per il superamento dei dislivelli; ampliamenti dei vani delle porte; demolizione e ricostruzione di pareti; rifacimento dei bagni); arredi ed attrezzature (mobili da cucina ed elettrodomestici accessibili, usabili e sicuri; corrimano e maniglioni; apparecchi sanitari e accessori per il bagno accessibili, usabili e sicuri); tecnologie assistive e tecnologie per l’accessibilità e l’automazione dell’ambiente (dispositivi mobili per la sicurezza della persona; sistemi di automazione dei serramenti e dell'illuminazione; adattamento domotico degli impianti).
Per il 2017 la SdS Lunigiana potrà attivare fino a un massimo di 6 consulenze per un contributo economico complessivo di 11mila e 705 euro, finalizzato a sostenere la realizzazione degli interventi proposti nella consulenza o di una parte di essi: infatti, il contributo economico è da intendersi come cofinanziamento al costo di realizzazione dei seguenti interventi: opere edilizie; acquisto e installazione di elementi d'arredo, attrezzature e ausili; acquisto e installazione di strumentazioni, dispositivi e impianti tecnologici; installazione di sistemi domotici.
Ai fini della determinazione del contributo si terrà conto dei criteri adottati nella costruzione della graduatoria di accesso al progetto e di due ulteriori indicatori: gravità delle condizioni della persona
disabile, che tiene conto dei fattori personali in rapporto al bisogno di assistenza domestica; gravità delle condizioni ambientali, che tiene conto dei fattori ambientali che ostacolano lo svolgimento delle attività domestiche da parte della persona disabile e lo svolgimento dell’eventuale attività di assistenza.
L'entità del contributo erogabile verrà determinata anche in base alle diverse fasce di ISEE standard o ordinario in corso di validità della persona disabile.
Da sottolineare, in conclusione, che il progetto ADA è destinato a persone con disabilità grave in possesso dei seguenti requisiti: età compresa fra i 6 ed i 65 anni; possesso della certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 5 febbraio 1992; residenza nella zona distretto della Società della Salute della Lunigiana e nell’abitazione per la quale si richiede la consulenza tecnica.
Aulla, 5 gennaio 2017
L’ufficio stampa
SdS Lunigiana