Ieri (lunedì 20 giugno) ricorreva la “Giornata mondiale del rifugiato politico” e anche la Lunigiana, che da anni accoglie sul suo territorio richiedenti asilo e rifugiati politici, ha voluto dare il suo contributo.
Infatti, il progetto Sprar, gestito dalla Società della Salute della Lunigiana e che si occupa dell'accoglienza integrata per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale o umanitaria in Lunigiana, grazie alla collaborazione dell'ARCI Comitato Regionale Toscana, dell'ARCI Comitato Territoriale Massa Carrara e del Circolo ARCI “Il Viandante”, ha dato vita ad una giornata di riflessione e festa, lunedì 20 giugno, per i beneficiari del progetto e per tutto il territorio.
“Un progetto che è motivo di orgoglio per noi – ha commentato il direttore della SdS Lunigiana, Rosanna Vallelonga – e che si ispira ai principi dell'integrazione, dell'autonomia e dell'indipendenza a beneficio di persone che provengono da situazioni di vera e propria catastrofe umanitaria.
Da terre, penso all'Africa e al Medio Oriente, dove le storie di sopraffazione e violenze subite nei conflitti che caratterizzano quelle aree sono più la regola che l'eccezione”.
La giornata di lunedì è iniziata alle ore 17,30, con la gente del posto che ha portato vestiti, scarpe e cibo da inviare a Ventimiglia, dove centinaia di migranti sono bloccati alla frontiera, costretti a vivere in condizioni disumane.
Infatti, il Circolo ARCI “Il Viandante” sta organizzando un viaggio per consegnare i beni raccolti, con il furgone che partirà domenica prossima.
Un momento molto interessante e anche emozionante è stato rappresentato dal collegamento telefonico aperto al pubblico con Matteo Lupi, attivista dell'ARCI Liguria, che si trovava a Ventimiglia: i presenti hanno ascoltato con interesse e ci sono stati interventi da parte di Matteo Bartolini (presidente dell'ARCI Comitato Territoriale Massa Carrara), di Annalisa Folloni (sindaco di Filattiera) e di Rosanna Vallelonga (direttore della SdS Lunigiana).
Le persone presenti hanno, poi, assistito all'inaugurazione della mostra "Alberi diversi…nuove radici", curata da Raffaella Castagnola, un progetto fotografico nato durante le serate di cucina "Il mondo è servito", che verrà esposto a luglio al castello di Malgrate di Villafranca.
In conclusione, un pomeriggio fatto di conoscenza reciproca, integrazione e condivisione, conclusosi con un buffet multietnico di cibo cucinato dai beneficiari del progetto Sprar.
Sono 31 i giovani uomini che hanno beneficiato e beneficiano del progetto Sprar, ottimamente inseriti nel tessuto sociale lunigianese, quindi la migliore dimostrazione che dare vita a progetti di accoglienza senza entrare in conflitto con la comunità di cui si è ospiti è possibile.
Di questi 31 ospiti della comunità lunigianese, 6 sono alloggiati a Bagnone, mentre 5 rispettivamente ad Aulla, Filattiera, Licciana Nardi, Tresana e Villafranca.
Interessante, poi, analizzare la provenienza geografica dei giovani uomini: 2 dall'Etiopia, 1 dalla Somalia, 6 dalla Costa d'Avorio, 3 dal Sudan, 4 dall'Afghanistan, 1 dalla Guinea, 2 dal Gambia, 1 dalla Nigeria, 3 dal Pakistan, 1 dal Togo, 1 dal Senegal, 5 dal Mali e 1 dall'Iraq.


Aulla, 21 giugno 2016


                                                                                                                                      L’ufficio stampa
                                                                                                                                        SdS Lunigiana