Il 14% degli ultra65enni in Lunigiana soffre di obesità, una percentuale superiore a quella regionale, che si attesta al 12%.
Si tratta di uno dei dati più allarmanti che emergono dall'indagine “Passi d'Argento", promossa dal Ministero della salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e l’Agenzia Regionale di Sanità (Ars), e coordinata per la Lunigiana dal dottor Amedeo Baldi della Società della Salute della Lunigiana.
E come se non bastasse sono più della metà, il 54%, gli anziani lunigianesi in eccesso ponderale, ovvero che sono sovrappeso e obesi.
Un problema che ha ricadute pesanti sulla salute delle persone e sul Servizio Sanitario Nazionale in termini di costi, poichè l'eccesso di peso favorisce l'insorgenza o l'aggravamento di patologie preesistenti (dismetaboliche, cardiovascolari, osteoarticolari) e influisce negativamente sulla qualità della vita delle persone.
Combattere l'obesità, quindi, è fondamentale e a tutti gli anziani viene raccomandato di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Infatti, adeguate quantità di frutta e verdura assicurano un rilevante apporto di carboidrati complessi, vitamine, minerali, acidi organici, sostanze antiossidanti e fibre, che, oltre a proteggere da malattie cardiovascolari e neoplastiche, migliorano la funzionalità intestinale e contribuiscono a prevenire o migliorare la gestione del diabete mellito non insulino dipendente.
Purtroppo, però, il quadro non è incoraggiante, visto che gli ultra65enni lunigianesi che consumano almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno sono soltanto l'8%.
Di conseguenza, il collegamento fra crescita dell'obesità e scarso consumo di frutta e verdura è a dir poco scontato, anche considerando che il 40% degli anziani consuma solo 1/2 porzioni di frutta e verdura ogni giorno.
Interessante, poi, è sottolineare che l'abitudine virtuosa di consumare 3 o più porzioni di frutta ogni giorno è maggiormente diffusa fra gli anziani con un alto livello di istruzione (il 64% contro il 57% delle persone con istruzione elementare).
Non deve stupire, inoltre, un altro dato, ovvero il fatto che tra gli anziani in buona salute a basso rischio di malattia il 71% consuma almeno 3 porzioni di frutta e verdura al giorno, mentre tra le persone con disabilità solo il 36% ha riferito di consumare 5 o più porzioni ogni giorno.
In conclusione, giova ricordare che, secondo stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), complessivamente lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile di circa un terzo degli eventi coronarici e di circa il 10% degli ictus cerebrali.
La soglia di 400 grammi al giorno, corrispondente a circa 5 porzioni, è la quantità minima consigliata per proteggersi da queste ed altre patologie e assicurare un rilevante apporto di nutrienti e sostanze protettive antiossidanti.
“E’ per questo – commenta Riccardo Varese, presidente della Società della Salute della Lunigiana – che un piano di comunicazione rivolto a medici di famiglia, operatori sanitari e cittadini si rende indispensabile ed è quello che stiamo predisponendo, in modo da fornire informazioni utili a porre un argine alla grave insorgenza dell’obesità negli anziani”.


Aulla, 20 gennaio 2014


                                                                                                                     L’ufficio stampa
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