La riorganizzazione del Punto Emergenza Territoriale di Aulla, il 118, sta per concretizzarsi e il presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, ha convocato la Conferenza dei sindaci per dire no a una riorganizzazione che comporterà, dal 1° agosto, l’impiego di un solo mezzo con medico a bordo nell’arco delle ventiquattro ore.
La Conferenza dei sindaci è stata convocata per mercoledì 31 luglio e in quella sede “chiederemo al direttore generale dell'Asl n. 1 di Massa Carrara, Maria Teresa De Lauretis, di spiegarci – sottolinea Varese – perché non è possibile mantenere l’originaria organizzazione del Pet di Aulla, con un’automedica 24 ore su 24, con medico e infermiere a bordo, e con un’ambulanza con medico a bordo.
Una richiesta di chiarimenti più che legittima, visto che il Pet di Aulla copre anche i Comuni di Licciana Nardi, Podenzana e Tresana, un bacino di circa 25mila persone”.
Inoltre, Varese fa notare che il Piano Attuativo Locale (Pal) non prevede nulla in tal senso, ricordando che “in quanto ad impoverimento dei servizi la Lunigiana ha già dato.
Pertanto, non possiamo restare inerti di fronte alla progressiva sparizione del settore sanitario in Lunigiana.
Poi, c'è una cosa che non accetto nel modo più assoluto, ovvero il fatto che si cerchino di fare ricadere le colpe sui sindaci” conclude il presidente della SdS Lunigiana.
Vi è da puntualizzare che la riorganizzazione del Pet di Aulla doveva già essere operativa, ma il Comune di Aulla emise una ordinanza, la n. 115 del 17 dicembre 2012, con la quale era stato ordinato all’Asl n. 1 di Massa-Carrara di «non sovvertire l'originario assetto del Pet (Punto Emergenza Territoriale di Aulla) in quanto diverse modalità organizzative possono seriamente mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini».
L'Asl presentò ricorso al Tar della Toscana per ottenere l'annullamento dell'ordinanza e i giudici, nel dare ragione all'Asl, sancivano che Il Comune di Aulla non può intervenire sull’organizzazione del servizio di emergenza urgenza, poiché «non sta al sindaco valutare se la sostituzione degli infermieri con i volontari avrebbe determinato un peggioramento del servizio tale da imporre un provvedimento che vorrebbe congelare la situazione precedente».
Aulla, 16 luglio 2013
L'ufficio stampa
SdS Lunigiana