In base ad un recente sondaggio della Regione sui presidi sanitari integrati è emerso che sono una trentina le strutture in possesso degli standard minimi necessari per essere definite “Case della salute” in Toscana.
“Fra esse la prima nel processo di integrazione – sottolineano il presidente e il direttore della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese e Mario Guastalli – all'interno della Asl n.1 di Massa Carrara, avendo fatto registrare i miglioramenti organizzativi più significativi, è quella di Palazzo Baracchini a Vlilafranca, a dimostrazione che la rete dei servizi socio – sanitari in Lunigiana ha raggiunto un livello eccellente.
Infatti, la struttura di Palazzo Baracchini, in fase sperimentale da un anno e mezzo, ha ottenuto proprio in questi giorni la certificazione di “Casa della salute” dalla Regione Toscana”.
Le “Case della salute” rappresentano un nuovo modello per la sanità territoriale, poiché, attraverso la loro realizzazione, i cittadini possono disporre di un presidio impegnato e organizzato per la presa in carico della domanda di salute e di cura e, quindi, per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza socio – sanitaria.
Quella delle “Case della salute” è una esperienza nuova che valorizza la comunità locale, l’autogestione, l’integrazione delle politiche per la salute e il coinvolgimento attivo degli operatori socio – sanitari, in virtù del fatto che l’innalzamento della vita media ha determinato un aumento delle patologie cronico – degenerative collegate spesso alla disabilità, generando nelle famiglie un alto bisogno assistenziale, non sempre adeguatamente sostenuto da politiche di protezione.
La cronicità della malattia, le difficoltà della risposta assistenziale territoriale a fronte di bisogni complessi e articolati in un contesto sociale sempre meno solidale e coeso, le disuguaglianze nell’accesso alle cure evidenziano uno zoccolo duro di iniquità sociale, marcato dalla relazione stretta tra status sociale e condizioni di salute, tra fragilità individuale ed esclusione sociale.
“In questo contesto – proseguono Varese e Guastalli – si è sviluppata la “Casa della salute” di Villafranca, dove i cittadini possono trovare, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, compresi gli ambulatori


di medicina generale e di specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione”.
La “Casa della salute” di Villafranca serve un comprensorio con circa 9mila e 500 abitanti (Comuni di Villafranca, Mulazzo e Bagnone); il territorio è montano, con una prevalenza di anziani di circa il 30%.
Al suo interno vengono offerti i seguenti servizi: gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, compreso il personale infermieristico e amministrativo a loro supporto; la sede distrettuale con gli ambulatori infermieristici, gli ambulatori specialistici e vaccinali, i servizi sociali, lo sportello cup, il punto insieme; la sede della continuità assistenziale; il consultorio familiare con effettuazione di corsi di preparazione al parto, screening cervice uterina e punto raccolta per lo screening del colon retto; gli ambulatori di salute mentale per adulti; un centro di aggregazione sociale.


Aulla, 12 aprile 2013


                                                                                        L’ufficio stampa
                                                                                          SdS Lunigiana