Con il nuovo anno il Punto Emergenza Territoriale (Pet) di Aulla, il 118 per intendersi, vedrà nuovamente attivo il servizio dell'infermiere nel turno di notte.
Una questione che tiene banco dal 2012 e che aveva visto una raccolta di firme dei cittadini per scongiurare la cancellazione del servizio, con il corollario di ricorsi al Tar dei sindaci interessati, questione che si era conclusa con la disattivazione del servizio il 1° gennaio scorso.
La mobilitazione istituzionale, però, non si è mai interrotta e, pur sparendo dalla ribalta della cronaca, è proseguita nelle sedi opportune, concludendosi con l'annuncio del ritorno dell'infermiere nel turno di notte.
Infatti, sono in corso i lavori per l'adeguamento dei locali presso il poliambulatorio di Aulla, in modo da renderli idonei ad ospitare il 118, e alcuni recenti interventi pubblici sul tema offrono l'occasione al presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
"Il problema del ritorno dell'infermiere notturno – esordisce Varese – è stato risolto positivamente per i Comuni coperti dal servizio, un bacino di utenza di circa 25mila abitanti.
Attualmente sono in corso i lavori per il potenziamento della Casa della Salute di Aulla, quindi tra poco l'utenza potrà nuovamente godere del servizio, con tutte le garanzie di maggiore sicurezza che esso comporta.
Nonostante questo successo, che si deve soltanto ai sindaci e alla SdS Lunigiana, ultimamente spuntano fuori come funghi personaggi che cercano di cavalcare la questione, interessandosene fuori tempo massimo.
A loro voglio dire che la politica si fa in un'altra maniera, rispondendo ai bisogni della gente come abbiamo fatto noi, non con le strumentalizzazioni a fini elettorali" aggiunge il presidente della SdS Lunigiana.
Da sottolineare che la riorganizzazione del Pet di Aulla è stata possibile anche grazie all'integrazione del "chronic care model", già attivo, che è un modello di assistenza medica dei pazienti affetti da malattie croniche.
L’obiettivo è di passare da un modello di “medicina d’attesa” ad una “sanità d’iniziativa”: da qui la creazione di percorsi ad hoc per patologie croniche quali scompenso, diabete, ipertensione, broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Aulla, 23 dicembre 2014
L’ufficio stampa
SdS Lunigiana