Importanti decisioni sono arrivate dall'Assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana, riunitasi stamani ad Aulla.
Innanzitutto è stato approvato, con il voto unanime dei sindaci, il bilancio di previsione 2014, "da cui emerge – commenta soddisfatto il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – un avanzo di 150mila euro, che ci consentirà di non aumentare i costi per i cittadini e di tornare ad investire sul territorio nel 2014, anche grazie alla elaborazione di una progettazione triennale che permetta di guardare con tranquillità al futuro dei servizi socio/sanitari.
Quindi, l'assistenza sul territorio potrà avere nuove prospettive, dopo le difficoltà economiche e le emergenze ambientali che hanno messo in ginocchio la Lunigiana negli ultimi anni.
Di questo positivo risultato voglio ringraziare tutto lo staff della SdS Lunigiana, che ha sempre lavorato con impegno e professionalità".
Scendendo nei dettagli, le azioni programmatiche per il 2014 sono volte a mantenere la rete dei servizi sociali e sanitari avviati in questi anni per sostenere le esigenze di un territorio rurale e la sua popolazione.
La nuova proposta organizzativa del sistema sanitario e socio – sanitario territoriale contempla la possibilità di realizzare altre Case della Salute.
La Casa della Salute è uno spazio all’interno del quale si possono erogare i servizi ai cittadini nell’ambito di un orario che va dalle 12 ore giornaliere alle 24 ore.
Infatti dopo l’apertura dell’unica Casa della Salute a Villafranca, si prevede nel 2014 l’avvio di altre tre Case della Salute, precisamente ad Aulla presso il poliambulatorio, a Pontremoli presso una struttura privata e a Fivizzano nella frazione di Gragnola.
Il modello rappresentato dalla Casa della Salute e il rapporto continuo con i medici curanti e le loro Aft, infatti, offrono la possibilità di rimodulare i servizi rispondenti alle esigenze della popolazione, anche attraverso una stretta collaborazione con l’ospedale per garantire la continuità assistenziale.
Inoltre, la fattiva collaborazione con i medici di medicina generale può essere di grande ausilio rispetto alle azioni sopra descritte e alla loro appropriatezza, così come nella prescrizione e nell’uso dei farmaci.
Segnali importanti di collaborazione si sono registrati nell’ambito della spesa farmaceutica, che, a fine 2013, si asseterebbe a circa 8milioni e 150mila euro, con un calo del 3% rispetto al 2012.
Altro tema affrontato durante l'Assemblea dei soci della SdS Lunigiana è stato quello della prevista riorganizzazione del Punto Emergenza Territoriale di Aulla, il 118, il cui assetto tutti i sindaci non vogliono che sia toccato.
Infatti, non essendosi rivelato possibile fare una diffida ad hoc nei confronti dell'Asl n. 1 di Massa Carrara, una diffida che avesse come perno i rischi connessi alla pubblica incolumità che potrebbero derivare dall'eliminazione dell'infermiere a bordo dell'ambulanza nelle ore notturne, in programma per il 1° gennaio 2014, i presidenti della Società della Salute della Lunigiana e dell'Unione di Comuni montana della Lunigiana, Riccardo Varese e Cesare Leri, hanno firmato e inviato una lettera al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all'assessore regionale per il diritto alla salute, Luigi Marroni, e al direttore generale dell'Asl n. 1 di Massa Carrara, Maria Teresa De Lauretis.
Nella lettera si chiede di sospendere la riduzione del personale al Pet di Aulla e si sottolinea che si sta valutando la possibilità di pagare il servizio dell'infermiere notturno onde garantirne la presenza sulle ambulanze.
"In questa vicenda quello che è mancato è il buon senso ed è proprio il buon senso che, invece, i sindaci lunigianesi – puntualizza Varese – stanno dimostrando di possedere, sostenendo tutti insieme il tentativo che stiamo mettendo in campo con l'Unione di Comuni, esclusivamente nell'interesse dei cittadini e del territorio".
Ecco il testo della lettera: "A seguito della decisione assunta dai sindaci nell’Assemblea della Società della Salute della Lunigiana del 30 dicembre 2013, ribadita dai sindaci dell’Unione di Comuni in data odierna, con la presente si chiede  che venga sospesa la decisione deliberata dalla direzione aziendale Asl n.1 di riduzione del personale infermieristico per il Pet di Aulla.
Quanto sopra poiché si sta valutando la possibilità di verificare il percorso giuridico per finanziare la spesa necessaria a mantenere il servizio di cui trattasi".
Giova ricordare che la riorganizzazione del Pet di Aulla doveva già essere operativa da tempo, ma il Comune di Aulla emise una ordinanza, la n. 115 del 17 dicembre 2012, con la quale era stato ordinato all’Asl n. 1 di Massa Carrara di “non sovvertire l'originario assetto del Pet (Punto Emergenza Territoriale di Aulla) in quanto diverse modalità organizzative possono seriamente mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini”.
L'Asl presentò ricorso al Tar della Toscana per ottenere l'annullamento dell'ordinanza e i giudici, nel dare ragione all'Asl, sancirono che Il Comune di Aulla non poteva intervenire sull’organizzazione del servizio di emergenza urgenza, poiché “non sta al sindaco valutare se la sostituzione degli infermieri con i volontari avrebbe determinato un peggioramento del servizio tale da imporre un provvedimento che vorrebbe congelare la situazione precedente”.
A questo punto i sindaci di Aulla, Comano, Licciana Nardi, Podenzana e Tresana unirono le forze ed emisero, nell'estate scorsa, una nuova ordinanza che bloccava la riorganizzazione del servizio del 118 aullese, ma, anche in questo caso, il Tar ha accolto il nuovo ricorso dell'Asl poco più di un mese fa, bocciando l'ordinanza dei cinque sindaci.


Aulla, 30 dicembre 2013


                                                                                                                     L'ufficio stampa
                                                                                                                        SdS Lunigiana