Sono stati finanziati, per un totale di 118mila e 540 euro, i tre progetti sostenuti dalla Società della Salute della Lunigiana nel contesto del bando “Verso il welfare di comunità”, promosso dalla Fondazione Carispezia per il sostegno a progetti sul disagio giovanile e sulla salute mentale e disagio psichico.
I tre progetti sono i seguenti: “Strada facendo…” dell'Anfass onlus di Massa Carrara, finanziato con 39mila e 992 euro, che punta al sostegno delle attività volte alla creazione di laboratori protetti per giovani in situazione di disagio psichico, con particolare attenzione a quelli con finalità educativo/riabilitative e propedeutici all’inserimento lavorativo; “La comunità famiglia – L'affido familiare” della cooperativa sociale Cadal, finanziato con 40mila euro, il cui fine è la promozione e il consolidamento dell’affido familiare, anche attraverso la creazione di reti permanenti tra le famiglie affidatarie, nonché forme di sostegno economico alle famiglie medesime, al fine di incrementarne il numero; “Progetto abitare supportato per pazienti psichiatrici” della cooperativa sociale Pegaso Blu, finanziato con 38mila e 548 euro, che vuole dare sostanza ad attività volte alla sperimentazione di percorsi di autonomia, che stimolino le capacità delle persone coinvolte nella prospettiva di una vita indipendente al di fuori del contesto familiare.
“La scelta di privilegiare i progetti su due tematiche, quali il settore psichiatrico e il disagio giovanile, ha rappresentato la volontà di sostenere i servizi – commenta il direttore della SdS Lunigiana, Rosanna Vallelonga – e fornire interventi appropriati per queste fasce di cittadini che vivono una forma di disagio, in un contesto sociale divenuto fragile”.
Da sottolineare che ammontava a 400mila euro la cifra messa a disposizione dal bando “Verso il welfare di comunità” della Fondazione Carispezia, che intendeva sostenere progetti sul disagio giovanile e sulla salute mentale e disagio psichico, progetti da realizzarsi ad opera di soggetti del Terzo Settore, ovvero le associazioni di volontariato e le cooperative sociali senza scopo di lucro che operano sul territorio per fornire servizi e assistenza ai soggetti più deboli.
I settori di intervento del bando erano stati definiti dal Tavolo Sociale, un luogo permanente di confronto promosso dalla Fondazione stessa e di cui fa parte la SdS Lunigiana, assieme ai distretti socio-sanitari, al forum del Terzo Settore e al Centro servizi per il volontariato “Vivere insieme”.
Scendendo nei dettagli, l'analisi del Tavolo Sociale aveva identificato, accanto all'emergenza abitativa e alimentare, nuove forme di bisogni nelle aree della disabilità e del disagio giovanile.
La finalità del bando era, quindi, sostenere l'avvio di progetti aventi uno dei seguenti obiettivi specifici fra disabilità (salute mentale e disagio psichico) e disagio giovanile.
Per quanto concerne la disabilità (salute mentale e disagio psichico), si contemplava la possibilità di attivare laboratori che favoriscano l'inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale e disagio psichico e di dare vita a progetti in grado di potenziare l'autonomia dei beneficiari, aiutandoli a gestire i diversi aspetti della vita quotidiana.
Per quanto concerne, invece, il disagio giovanile, le iniziative, da realizzare al di fuori del contesto scolastico e con il coinvolgimento delle famiglie, dovevano essere rivolte al contrasto dell'emergenza educativa determinata dal crescente disagio dei minori e veniva promosso l'affido familiare attraverso la creazione di reti permanenti tra le famiglie affidatarie, nonché forme di sostegno economico.


Aulla, 28 agosto 2015


                                                                                                     L’ufficio stampa
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