Ci dispiace che duecento persone, prevalentemente donne e per la gran parte monoreddito, siano senza stipendio da più di tre mesi, come denuncia la Uil sulla stampa.
Infatti, quello incarnato dalla cooperativa Cadal è un ruolo insostituibile, ma il momento che stiamo vivendo, dal punto di vista economico, è difficile per tutti e per qualcuno è ancora più difficile.
Siamo con i sindacati nel denunciare lo sciagurato comportamento di poche mele marce, che ci ha messo in una situazione molto pesante, ma ci sono nostri fornitori verso i quali siamo molto più indietro nei pagamenti rispetto alla Cadal.
Non è poca cosa che di questi tempi la Società della Salute della Lunigiana possa garantire, a livello di impegno finanziario, l’occupazione in questo settore per tutto l’anno e si sta lavorando per un sostanziale mantenimento di questi standard per il 2013.
Perciò, il bilancio 2012 garantisce finanziamenti in questo settore, il settore dell’assistenza alle fragilità in Lunigiana.
Siamo riconoscenti ai Comuni lunigianesi che ci consentono di onorare i pagamenti fino ai primi mesi del 2012 e stiamo lottando assieme alla Asl n. 1 di Massa Carrara affinché la Regione Toscana ripristini un mandato straordinario per riequilibrare le esigenze finanziarie dei vari fornitori.
Nell’immediato la direzione dell’Asl si è resa disponibile ad una rimessa straordinaria.
Pertanto, siamo vicini alle lavoratrici e ai loro responsabili, riconoscendo un ruolo fatto di alte professionalità, che permette una assistenza capillare sul territorio.
In questo momento, infatti, dobbiamo essere uniti per un unico scopo: quello di salvare l’assistenza a beneficio di chi ne ha bisogno, preservare l’occupazione e garantire gli investimenti.
Aulla, 16 giugno 2012
Il Presidente della SdS Lunigiana
Riccardo Varese