Sentire parlare di buco senza fondo da parte dei consiglieri regionali del Popolo della Libertà, Jacopo Ferri e Stefano Mugnai, i quali hanno sostenuto per anni il Governo Berlusconi, campione della voragine nei conti pubblici, fa soltanto sorridere.
Però, a causa di dati che vengono sbandierati in modo fuorviante e delle voci su una imminente chiusura delle Società della Salute, sta iniziando a dilagare il panico fra i cittadini e gli operatori.
Con la chiusura delle SdS, le famiglie che hanno un anziano non autosufficiente o un disabile in casa si troverebbero in grosse difficoltà e dal punto di vista occupazionale il disastro è assicurato.
Se si vuole affrontare seriamente la questione, è bene che i due novelli paladini del rigore non nascondano ai cittadini altre cifre, le seguenti: infatti, sono tante le cose che i due consiglieri regionali che ci accusano non dicono, a partire dai tagli che abbiamo subito dallo Stato centrale e a causa del buco dell’Asl n° 1 di Massa Carrara: 660mila euro in meno dal fondo sulla montanità e totale azzeramento del fondo sanitario nazionale, che ci garantiva ben 800mila euro; a queste cifre vanno poi aggiunti un milione e 700mila euro già accantonati e cancellati in conseguenza del buco milionario dell’Asl.
Nonostante questi tagli e il fatto che paghiamo per colpe di altri, abbiamo attivato nuovi servizi per un totale di un milione e 308mila euro: centro per anziani di Pognana di Fivizzano; apertura Rsa e casa famiglia per pazienti affetti da patologie psichiche di Bagnone; cure intermedie; modulo stati vegetativi alla Rsa di Pontremoli.
Entrando nei dettagli delle cifre citate da Ferri e Mugnai, ci tengo a precisare che i 539mila e 340 euro non sono maggiori uscite, ma costi: Ferri sa perfettamente, grazie ai fedeli rappresentanti nel Comune di Pontremoli, che si tratta di costi da rimborsare all’Asl n. 1 di Massa Carrara, costi sostenuti per conto dei Comuni.
Inoltre, come specificato nella nota integrativa di approvazione del conto economico per il 2011, i debiti maturati rispetto al 2010 non sono aumentati di un milione e 900mila euro, ma di circa 40mila euro, perché non basta guardare il saldo dei debiti, come hanno fatto strumentalmente Ferri e Mugnai, ma considerare anche che la SdS Lunigiana vanta crediti che ancora devono essere riscossi da Asl, Regione Toscana e Comuni.
I costi di gestione, poi, non sono aumentati di 21mila e 772 euro, ma di circa 11mila euro, e non sono paragonabili al 2010, perché non erano partite pienamente tutte le funzioni.
Per quanto concerne, invece, il progetto di accreditamento delle strutture socio – sanitarie ex legge 2009, con delibera della Giunta Esecutiva n. 22 del 15 settembre 2010 si è costituito un gruppo per l’accreditamento delle strutture residenziali e semiresidenziali con lo scopo di creare ed elaborare i manuali della qualità relativi a sei strutture lunigianesi (tre centri residenziali e tre strutture residenziali), che ha comportato un impegno notevole per gli operatori coinvolti, poiché, per la prima volta, si parla di accreditamento di tali strutture.
Infine, secondo me e secondo la Conferenza dei sindaci, riunitasi ieri, la Società della Salute della Lunigiana merita di essere sostenuta e semmai dovrebbe perseguire l’integrazione socio – sanitaria anche sui presidi ospedalieri.
E proprio a proposito dell’integrazione dei servizi socio – sanitari, nel caso in cui la SdS Lunigiana dovesse chiudere, l’obiettivo dell’integrazione andrebbe perduto e i costi lieviterebbero con il ritorno della gestione dei servizi sociali in carico ai Comuni.
Quindi, integrazione significa risparmio.
Tra l’altro, non possiamo che plaudire a chi sta portando avanti l’idea di realizzare un ospedale unico in Lunigiana, anche se, forse, si tratta di un treno che è già passato.
Inoltre, la SdS Lunigiana e la Conferenza dei sindaci hanno espresso la loro immutata stima verso il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, con cui si incontreranno per parlare della questione assieme al consigliere regionale Loris Rossetti e al presidente della Provincia di Massa Carrara, Osvaldo Angeli.
Aulla, 2 agosto 2012
Il Presidente della SdS Lunigiana
Riccardo Varese