In occasione della Festa della Donna dell’otto marzo, la Società della Salute della Lunigiana stila un bilancio del percorso delle attività del Centro Donna Lunigiana.
Il Centro Donna Lunigiana nasce da un progetto pilota attuato sul territorio di Pontremoli a partire dal settembre 2008.
Grazie al successo ottenuto iniziava un percorso guidato dalla SdS Lunigiana, che spingeva le istituzioni ad allargare il progetto sul territorio, attivando sportelli nei Comuni di Bagnone, Fivizzano, Licciana Nardi e Villafranca.
La rete degli sportelli, quindi, si arricchiva ulteriormente nel giugno 2010, con l’adesione del Comune di Tresana, mentre nel febbraio 2011 si aggiungeva anche il Comune di Aulla.
il Centro Donna Lunigiana offre un servizio di accoglienza e ascolto telefonico per le persone che richiedono consulenza e informazioni in risposta a stati di disagio o difficoltà di vario genere (personali, familiari, relative ad abusi, maltrattamenti e violenza fisica o psicologica).
Infatti, ascoltare è il primo passaggio ed è essenziale, ascoltare per conoscere, per capire e, soprattutto, per avviare una relazione di fiducia.
Accogliere per ascoltare, accogliere per farsi contenitore di sofferenza, perché quando una donna arriva al Centro, accade una cosa importantissima: la donna ha scelto, ha scelto di fare qualcosa per sé o per chi le è vicina.
Scendendo nei dettagli, l'utenza è nella maggioranza di nazionalità italiana, ma si registra, tuttavia, una sempre maggiore richiesta da parte di donne immigrate, “il che evidenzia il bisogno di un valido servizio di mediazione culturale per la globale comprensione delle problematiche e per ingenerare fiducia nelle fruitrici.
La fascia di età presentatasi va dai 30 ai 50 anni, dato che sottolinea la capacità per le donne più giovani di avere la forza per riuscire ad affrontare un problema: supportate psicologicamente dalla presenza del lavoro si sentono più autonome, quindi in grado di compiere l'impegnativo passo di decidere di ricorrere ad una tutela, rivolgendosi al Centro Donna Lunigiana.
Da quest'analisi si riscontra, invece, che le donne più anziane non riescono a trovare questo coraggio, spesso perché schiacciate dalla paura, dai sensi di colpa, dalla rassegnazione e perché il servizio non le ha adeguatamente raggiunte.
Inoltre, il 90% delle donne che si rivolgono al nostro servizio conosce la violenza psicologica, quella che ogni giorno ti distrugge, silenziosamente ma inesorabilmente.
Le problematiche sollevate sono quasi sempre concernenti la sfera familiare, sia che riguardino la separazione o il mantenimento dei figli o le violenze domestiche.
Il quadro che si delinea è quello che vede la donna in una netta posizione di debolezza rispetto alla famiglia, alla società, al mondo del lavoro e questo determina una situazione di emarginazione, paura, rassegnazione, complicata, ulteriormente, da una totale mancanza di informazione riguardo i mezzi anche più elementari di tutela.
Il Centro mira così a scardinare questi equilibri stratificati, che creano disagio e isolamento, e a portare conoscenze e strumenti a contatto con l'utenza che, a quel punto, potrà decidere la scelta da farsi nel caso concreto.
Va da sé che per realizzare al meglio questo obiettivo è necessario il concorso, anche economico, delle istituzioni che fruiscono del servizio, al fine di perfezionare rapporti di collaborazione, formazione ed attività sul territorio interessato.
Il Centro Donna Lunigiana fa dei seguenti punti cardine la propria missione: richiesta di formazione specifica per tutti gli operatori impegnati in centri di ascolto e centri antiviolenza; impegno economico per una diffusa e capillare presenza di case rifugio in grado di ospitare le donne che incontrano la violenza e, denunciandola, non possono rientrare nella casa da condividere con il proprio aguzzino; riflessione su leggi che si esprimono in maniera assolutamente paritaria, minate, però, da carenze nella loro applicazione, leggi che non riescono a difendere la donna da violazioni dei propri diritti.
Le operatrici del Centro Donna Lunigiana e il gruppo consulenza (composto da una psicologa e da una legale) ricevono nei Comuni di Pontremoli, Aulla, Tresana, Fivizzano, Licciana Nardi, Bagnone e Villafranca su appuntamento contattando il seguente numero telefonico: 0187460683 (info: centrodonna1@gmail.com).
Aulla, 7 marzo 2013
L’ufficio stampa
SdS Lunigiana