Nell’ottica di una comunicazione sempre più capillare, il Presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, porta a conoscenza dei cittadini quanto segue:
<La crisi economica internazionale non l’abbiamo inventata noi, a meno che non ci si voglia accusare anche di ciò.
Invece, proprio in un momento come questo, mentre la Società della Salute della Lunigiana, nonostante i tagli, investe per migliorare la qualità dei servizi, ci sembra strano leggere interventi che se possono avere qualche positività nel fungere da pungolo a fare ancora meglio, nella sostanza altro non sono che pretesti mascherati da critiche.
Non vorremmo, tanto per parlare come si mangia, che si tratti delle solite, noiose strumentalizzazioni, fuori luogo e fuori tempo massimo, visto che le istituzioni dovrebbero fare quadrato attorno a quanto c’è di buono in Lunigiana, sia dal punto di vista occupazionale che socio – sanitario.
Senza contare che strutture come la Rsa di Pontremoli, che dà lavoro a 40 persone fra infermieri e O.S.S., contribuiscono a fare rientrare in Lunigiana anziani ospitati presso strutture fuori regione.
Quindi, nel respingere al mittente certe esternazioni, innanzitutto facciamo notare che sulla Rsa di Pontremoli la SdS Lunigiana ha investito ben 130mila euro per miglioramenti strutturali e per il personale (nell’organico figurano anche una caposala e un referente specialistico previsto dalla normativa per la gestione del modulo, mentre il referente clinico è il medico di famiglia).
Personale il cui numero rientra nei parametri stabiliti dalla Regione Toscana e garantisce una intensità assistenziale alta, grazie al monte orario annuale: 8mila e 170 ore di assistenza infermieristica, mille e 634 ore di assistenza riabilitativa, 34mila e 314 ore di assistenza di base e alla persona, mille e 634 ore di animazione socio – educativa, 624 ore di assistenza specialistica.
Inoltre, quanto scritto sulla prevenzione degli incendi non corrisponde al vero, visto che il sistema antincendio è dei più moderni e il piano di evacuazione è stato elaborato da esperti del settore, mentre si sfiora il risibile quando si afferma che i letti non passano dalle porte, poiché è difficile immaginare letti lanciati a tutta velocità sulle scale di sicurezza antincendio con persone sopra!
Infine, se possiamo accettare una critica per quanto concerne il sapore dei pasti, somministrati da una ditta esterna, per onore di verità va detto che i pasti non hanno mai presentato problemi igienico – sanitari, per cui è fuorviante parlare di “scarsa qualità” degli stessi, e rispettano gli standard nutrizionali, fattore importante per la qualità della vita degli anziani ospiti: lo stato nutrizionale di questi ultimi, tra l’altro, è oggetto di monitoraggio da parte dell’Ars Toscana nel contesto di uno studio sperimentale a cui la Rsa di Pontremoli, fra le poche in Toscana, aderisce volontariamente proprio per contribuire alla valutazione degli standard qualitativi offerti.
Comunque, in questi anni di attività della Rsa di Pontremoli non sono mai giunti formali rilievi, mentre abbiamo avuto ringraziamenti da parte di famiglie di anziani ospiti, testimonianze di stima rivolte, soprattutto, agli operatori della struttura, i quali si sono guadagnati una fiducia crescente con il senso di responsabilità che dimostrano ogni giorno>.
A quello di cui sopra seguiranno altri interventi che saranno concordati, come sempre, con la Giunta Esecutiva della Società della Salute della Lunigiana.


Aulla, 4 febbraio 2012


                                                                                        Il Presidente della SdS Lunigiana           
                                                                                                      Riccardo Varese