Durante l'ultima riunione dell'assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana è stato approvato il bilancio di esercizio 2012, che, pur in un momento ancora difficile, fa registrare l'appianamento delle perdite e torna ad essere in attivo per 114mila e 416 euro.
Un risultato molto positivo e ottenuto in un anno che, dal punto di vista finanziario, è stato molto difficoltoso.
Infatti, la crisi economica e le azioni di contenimento delle spese messe in atto sia dal Governo centrale che dalla Regione Toscana hanno avuto una ricaduta sulla organizzazione dei servizi socio – sanitari, determinando una minore assegnazione di risorse: basti pensare che il Fondo regionale sulla montanità è diminuito del 50% rispetto al 2011 e il decremento complessivo dei trasferimenti è stato pari a 673mila e 170 euro.
Nonostante questo, siamo riusciti a coprire completamente la perdita di bilancio dell’esercizio 2011, che ammontava a 311mila e 596 euro e che poteva essere ripianata, ai sensi di legge, nel triennio successivo.
La legge ci consentiva di ripianare la perdita in tre anni, ma l’impegno profuso dallo staff della SdS Lunigiana è stato tale che questa è stata ripianata in una sola annualità, innanzitutto grazie ai risparmi realizzati tramite la riorganizzazione dei servizi, condivisa con le parti sociali, gli utenti e i loro familiari.
Inoltre, gli sforzi di contenimento dei costi e di razionalizzazione dei servizi, la ricerca e l’ottenimento di finanziamenti aggiuntivi dall'Unione di Comuni montana della Lunigiana e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia hanno condotto la SdS Lunigiana al conseguimento di un risultato positivo di 426mila e 12 euro, che ha consentito la integrale copertura della perdita conseguita nell’esercizio 2011 e un saldo attivo di 114mila e 416 euro.
Infine, un doveroso accenno va fatto all'aggiornamento del Piano Integrato di Salute (Pis), che, oltre alla programmazione del mantenimento dei servizi esistenti, ha previsto le seguenti nuove azioni programmatiche: caratterizzazione di un piano per ospitare pazienti con problemi psichici stabilizzati in fase cronica, che residuano deficit che non permettono il rientro in famiglia, presso la Rsa aziendale di Pontremoli e attivazione di una Residenza psichiatrica ad alta assistenza, che assicuri trattamenti terapeutico – riabilitativi estensivi ed attui programmi di reinserimento sociale (progetto sperimentale con la Fondazione Casa Cardinal Maffi; riorganizzazione presidi sub/distrettuali in grado di prendersi carico di un bisogno sempre più complesso ed in continua crescita, che, attraverso azioni sostenibili e integrate sociali e sanitarie, sia in grado di migliorare la salute della popolazione (si prevede, inoltre, la riorganizzazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi distrettuali finalizzato all’accreditamento istituzionale); revisione dell’organizzazione della Continuità Assistenziale.
Non posso, poi, non sottolineare, con grande soddisfazione, che gli obiettivi dettati dalla Regione Toscana sono stati centrati all’80%, posizionando la SdS Lunigiana tra le prime dieci a livello regionale.
E’ per questo che voglio ringraziare tutto lo staff tecnico e i sindaci che, in questi anni, hanno sostenuto e accompagnato nelle scelte, anche politicamente, la SdS Lunigiana.
Obiettivi centrati che si traducono, concretamente, nel mantenimento di standard più che sufficienti nei servizi erogati ai cittadini.
Aulla, 6 luglio 2013
Il Presidente della SdS Lunigiana
Riccardo Varese